Anziani con demenza in difficoltà: una guida pratica e utile a tutti
Il giorno 21 novembre 2019 presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Tolentino è stato presentato il testo “Le persone anziane fragili con alterazioni cognitive. Come intervenire nelle emergenze.”
È una guida nata dalla collaborazione tra l’Associazione Italiana di Psicogeriatria, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, la Società Italiana di Psicologia dell’Invecchiamento, l’Alzheimer Uniti d’Italia ONLUS.
Il testo propone semplici accorgimenti che possono agevolare il lavoro dei soccorritori, in caso di eventi calamitosi, per trarre in salvo e mettere in sicurezza le persone più fragili come gli anziani, in particolare quelli con demenza.
Gli stessi accorgimenti possono essere seguiti da chiunque si trovi in una situazione di criticità e abbia necessità di prestare soccorso a tali soggetti.
Di cosa parla la guida dedicata al soccorso delle Persone fragili
Le linee guida presenti nel testo rappresentano un utile vademecum anche per coloro che assistono anziani con demenza in quanto familiari caregiver o operatori d’Aiuto. Ne vengono di seguito riportate le più significative.
- Presentarsi con il proprio nome e spiegare il proprio ruolo e quello che si ha intenzione di fare.
- Porsi di fronte alla persona a cui si vuole parlare per facilitare la comprensione del linguaggio.
- Afferrare la mano della persona in difficoltà per instaurare un contatto fisico rassicurante.
- Il linguaggio, per essere efficace, deve essere semplice e con tono calmo.
- È bene rispondere sempre in modo accondiscendente, qualsiasi siano le richieste, anche le più strane, e mai oppositivo.
- Si consiglia un tono di voce dolce, calmo e rassicurante per aiutare la concentrazione e diminuire l’ansia.
- Se è necessario dare indicazioni sullo svolgimento di un’azione, ricordarsi che la persona con demenza è in grado di prestare attenzione ad una sola cosa alla volta, che deve essere proposta in modo semplice.
- In caso di situazioni di emergenza valutare bene se parlarne. L’anziano potrebbe, infatti, non capire o rifiutarsi inconsapevolmente di seguire le istruzioni necessarie per mettersi in sicurezza. In tal caso, cercare motivazioni idonee a fargli assumere l’atteggiamento necessario.
- Attenzione al rumore: un ambiente rumoroso aggrava l’ipoacusia di cui solitamente soffrono gli anziani e sviluppa il senso di confusione.
- Ricordarsi che la persona con demenza non è in grado di concentrarsi su uno stimolo se la situazione intorno a lei è troppo confusa e complessa.
Quanto incide una buona comunicazione quando si deve soccorrere una Persona fragile
Nel testo sono anche riportate le percentuali di incidenza delle varie modalità di comunicazione sulla percezione e sulla reazione dell’interlocutore.
Il 55% è rappresentato dal linguaggio corporeo, ossia espressione facciale, posizione del corpo, gesti. Linguaggi corporei negativi come sospiri e ciglia inarcate possono provocare reazioni altrettanto negative in termini di stato ansioso o oppositivo.
Può essere utile, invece, un sorriso, una stretta di mano, una risata, gesti con le mani che risultino rassicuranti.
Per il 38% incidono tono e timbro di voce e per il 7% le parole utilizzate.
I consigli pratici
Nel testo vengono, inoltre, date istruzioni specifiche per varie situazioni e condizioni dell’anziano.
Quando c’è comportamento oppositivo o aggressivo
Se la persona ha un comportamento oppositivo o aggressivo, sia verbalmente che fisicamente, probabilmente è perché cerca di difendersi da qualcosa da cui si sente minacciata.
È opportuno, in tal caso:
- mantenere un’espressione serena e non usare toni concitati;
- parlare sempre di fronte alla persona;
- spiegare la situazione che sta vivendo con linguaggio semplice e frasi brevi;
- evitare, se possibile, di affrontare la persona con più operatori contemporaneamente, per non aumentare la confusione e l’agitazione;
- non cercare di contenere la persona fisicamente, ma mettersi di fronte alla sua traiettoria visiva e porgere la mano aspettando che sia lui/lei ad afferrarla in modo da trasmettere disponibilità e serenità.
Quando c’è apatia e la Persona non reagisce agli stimoli
Quando la persona è apatica, non reagisce agli stimoli, se ne sta immobile con lo sguardo fisso nel vuoto bisogna tener presente che il suo atteggiamento è una manifestazione sintomatica della malattia, indipendente dalla sua volontà.
Bisogna, quindi:
- non rinunciare a cercare di attirare l’attenzione;
- usare un tono di voce calmo e rassicurante e cercare di stabilire un contatto oculare;
- provare a sfruttare alcuni automatismi motori come il canto, le preghiere o le filastrocche per smuovere la persona dall’inerzia e cercare di stabilire una comunicazione.
Quando si nota disorientamento spazio -tempo
Il disorientamento spazio/temporale è un altro sintomo frequente nella demenza, che si unisce alle difficoltà di memoria e di riconoscimento.
In tali circostanze può essere utile:
- infondere sicurezza, spiegare sempre le circostanze;
- rispondere alle domande spesso ripetitive, ricordando che non è in grado di trattenere la risposta e quindi ogni volta è come se fosse la prima;
- cercare di attirare la sua attenzione con qualcosa che può interessarla per diminuire la sua ansia e stimolare la collaborazione.
Quando si manifestano pianto e lamenti
Il pianto e il lamento possono derivare da un dolore fisico che gli Anziani con demenza non sono in grado di comunicare, da un disturbo dell’umore o dalla reazione alla paura causata da una situazione che ritengono pericolosa.
In tali circostanze è consigliabile:
- cercare, per quanto possibile, di capire il motivo del pianto;
- assumere un atteggiamento rassicurante di accoglienza, spiegando che si desidera prestare aiuto e farla stare meglio;
- se opportuno si può tentare un contatto fisico: accarezzare, abbracciare,consolare può risultare efficace e diminuire lo stato di attivazione.
Scopo dell’opuscolo e l’impegno del Centro di Assistenza Domiciliare di Pescara #tiaiutiamo
Scopo di questo opuscolo è stato quello di fornire un supporto all’opera svolta da chi interviene in prima linea in situazioni di emergenza.
Le indicazioni proposte sono frutto dell’esperienza maturata tanto da parte di operatori che si occupano di assistenza agli anziani quanto dei Vigili del Fuoco che si occupano di soccorso nelle emergenze.
Risultano utili, quindi, a tutti coloro che si cimentano nelle attività assistenziali a vario titolo.
Il Centro di Assistenza Domiciliare #tiaiutiamo si rivolge agli Operatori d’Aiuto con cui collabora e che entrano sempre più spesso in contatto con Anziani con demenza.
Li invita a leggere gli accorgimenti di sopra selezionati in quanto risultano particolarmente adatti al mero servizio assistenziale rivolto agli anziani.
Certi che ne ricaveranno uno spunto di riflessione su quanto sia importante e delicato il ruolo che ricoprono, li ringrazia per l’amore e la passione con cui si prendono cura quotidianamente degli Assistiti.
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